Piccola,  ad altissima definizione e a prezzo contenuto. La videocamera Red Scarlet, attesissima e griffatissima figliola della RED, sembra essere il sogno proibito di tutti i video operatori che tentano di liberare il mercato degli audiovisivi dalle costose e obsolete tecnologie che lo tengono bloccato da diversi  anni. Ma dopo tre anni di attesa  è lecito chiedersi se questa videocamera uscirà mai, e se dovrà cambiare qualcosa (a parte il telaio e il prezzo!) per adeguarsi ad un mercato che si evolve sempre più rapidamente.

A questo proposito riporto un recente post, liberamente tradotto, di  PhotoCineNews, uno dei maggiori blog USA dedicati alla produzione video:

Sembra che dopo il lungo ritardo, l’uscita dell’attesissima RED Scarlet non avverrà mai, almeno non nella forma con cui è stata presentata fino ad adesso.  Jim Jannard ha annunciato sul REDUSER.netforum:

1.      Siamo passati dal meno robusto telaio Scarlet S35 al telaio S35 EPIC  (come andare dal telaio dell'auto economica al telaio del camion)
2.      Stiamo cercando di massimizzare le prestazioni specifiche, date le riduzioni generiche dei costi di hardware. Questo non è un piccolo lavoro, ma è un obiettivo primario di ingegneria.

3.       Frame rate e velocità di trasmissione, assieme alle dimensioni del prodotto saranno le differenze più evidenti  al confronto con i fratelli grandi (EPIC-X e EPIC-M). Posso anticipare che la produttività complessiva sarà di circa la metà.
4.      HDRx ™ sarà inclusa, ma con frame rate limitato, come è previsto al punto tre
5.      Prezzo è aumentato a causa del cambio/aggiunta del telaio HDRx. Aspettatevi qualcosa intorno ai 12.000$. Il prezzo del prodotto sarà annunciato appena avremo la certezza. Non pubblicheremo  un altro prezzo provvisorio nel frattempo. Il prossimo prezzo sarà quello definitivo. (leggi il post intero)

La Scarlet doveva essere la risposta di RED per la rivoluzione video DSLR e una diretta concorrente per Canon. In teoria, una telecamera modulare da 7000$ che utilizza standard accessori RED e ti permette di arrivare gradualmente alla RED è una grande idea. Ma pur mantenendo il primato del video digitale, la concorrenza con le imprese stabili  DSLR , nel mercato delle videocamere da 2000$-7000$ è ovviamente molto difficile.  Io in realtà penso che sarà la Epic S, non la Scarlet, ad entrare in competizione con videocamere digitali di medio formato.  Oltre al consolidamento che causa una scarsa concorrenza, abbiamo visto una grande mancanza di innovazione dei produttori di videocamere digitali di medio formato. Le vendite sono piuttosto basse così la maggior parte dei video operatori professionisti si rendono conto che devono aggiungere qualcosa alla loro attrezzatura se vogliono rimanere a galla in questa economia. Se RED lancia la EPIC S entro la metà del 2011 nella fascia di prezzo attorno ai $12.000, sono certo che sarà proprio del formato medio per il mercato della fine dell'anno prossimo.

“Dato l’attuale mercato, ritengo che la EPIC S non avrà il rapporto prezzo/prestazioni della concorrenza. Pensate:  5K, REDCODE RAW, HDRx ™, record di SSD, sistema modulare, le dimensioni di una Hasselblad con molte opzioni di workflow professionale”  Jim Jannard

RED tende a farsi un sacco di pubblicità facendo preannunci e fissando scadenze che non possono essere credibili se non sostenute dalla retorica e dagli eccessivi fanatismi dei dirigenti della RED. Detto ciò sono un’azienda interessante perché spingono il mercato dell’audiovisivo forzando i produttori di fotocamere digitali a rinnovarsi o a morire. Li ammiro per un prodotto veramente buono e una tabella di marcia ambiziosa per i loro obiettivi. Avrebbe senso semplificare la loro linea di prodotti a causa di una  certa difficoltà a crescere. Sostituire alla Scarlet un telaio Epic probabilmente impegnerà  risorse di progettazione e produzione che potrebbero contribuire a lanciare prodotti sul mercato più rapidamente. Sicuramente avranno  il loro bel da fare ora che alcuni nuovi protagonisti del campo delle videocamere invadono il mercato con prodotti digitali. Scommetto anche che la Canon sarà costretta a continuare con  il fiato sul collo guardando il mercato indiano degli audiovisivi.

(L'articolo originale potete trovarlo qui)